RENT TO BUY e AFFITTO con RISCATTO: quale scelgo?
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Quanti vogliono comprare casa, ma non hanno liquidità per farlo?

Esiste un modo, ed è già un successo in Inghilterra e negli USA, che ti fa diventare proprietario di un immobile, anche se non hai immediata disponibilità di denaro: il Rent to Buy.

Come funziona?

Il
Rent to Buy (tradotto: affittare per acquistare) è un contratto di locazione nella forma di accordo preliminare di compravendita tra il proprietario di un immobile e l’affittuario che vuole acquistarlo. In pratica entri in casa come affittuario, versando un piccolo acconto sul prezzo di vendita, e i canoni mensili – il cui importo resta bloccato fino alla stipula del contratto definitivo di compravendita – valgono come rate d’acquisto.

Quando avviene la stipula del contratto definitivo?

Quando l’affittuario riesce ad avere i requisiti per accedere a un mutuo.
Il Rent to Buy, infatti, non è il semplice
Affitto con Riscatto.

L’
Affitto con Riscatto permette di acquistare casa attraverso il versamento dei canoni di locazione per un periodo definito di tempo, dopo il quale, pagato l'intero prezzo, si diventa proprietari dell’immobile. Il canone equivale a poco più di una rata di mutuo, anche se in realtà non lo è.

Con il
Rent to Buy, invece, pago il canone di locazione, che mi vale come acconto prezzo per l’acquisto della casa, ma fino a quando non mi viene concesso un finanziamento bancario. Una volta ottenuto il mutuo, firmo da un notaio il contratto definitivo di compravendita e le somme fino a quel momento versate, sotto forma di canone d’affitto, vengono detratte dal prezzo di vendita dell’immobile, perché già versate in acconto al proprietario.

Riassumendo: il Rent to Buy è un Affitto con Riscatto, ma solo in funzione di un mutuo da ottenere.

Antonio Leone 04.01.2021

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Facciamo l'esempio di una compravendita tramite la modalità RENT TO BUY:

il sig. Rossi vuole comprare un appartamento del valore di circa 200.000 euro, ma ne possiede inizialmente solo 10.000. Al sig. Rossi non resta altro che andare alla propria banca di fiducia a chiedere un mutuo pari a 190.000 euro. La banca detta le sue condizioni: il mutuo verrà deliberato per l'80% del valore dell'appartamento ed a condizione che il reddito familiare del sig. Rossi sia almeno pari a 3 volte la rata mensile del mutuo. Il sig. Rossi torna a casa e fa le sue valutazioni: quanto al reddito familiare mensile non avrebbe alcun problema in quanto il suo coprirebbe anche oltre le tre volte richieste dalla banca rispetto alla rata mensile di mutuo, ma l'importo di mutuo che la banca le può deliberare è pari all'80% del prezzo e quindi pari a 160.000 euro. Fatti i dovuti conti, per coprire i 190.000 euro le mancherebbe ancora 30.000 euro. A questo punto il sig. Rossi va dall'agenzia che ha in vendita l'appartamento e le spiega la sua situazione. Dove può andare il sig. Rossi a cercare i 30.000 euro che ancora mancano? Può andare a cercarli tramite la modalità del RENT TO BUY, offrendo cioè al venditore, subito come caparra, i 10.000 euro che ha disponibili in cassa e 800 euro al mese per circa 3 anni per chiudere gli ulteriori 30.000 euro mancanti e per poter accedere al mutuo di quei fatidici 160.000 euro offerti dalla banca. Il venditore accetta, il notaio trascrive il preliminare a tutela di entrambe le parti, in attesa di stipulare l'atto definitivo entro 3 anni. Così l'affare può dirsi chiuso!

Pietro Campanelli  04.01.2021